Passa ai contenuti principali

Taralli fatti in casa


Le ricette della tradizione lucana sono davvero tantissime ed in questo nuovo post ho deciso di condividerne con voi una che per me ha una tradizione non solo culturale ma anche familiare,in effetti questa ricetta è più che collaudata giacché si tramanda da almeno quattro generazioni.Ovviamente questa è solo la ricetta base,poi si possono aggiungere altri ingredienti per creare molte varianti,a seconda del gusto personale.
Prima di arrivare al sodo.....un po' di storia!
I taralli assumono numerose varianti dettate dalla zona di produzione,essenzialmente si tratta di anelli di pasta non lievitata cotti in forno. Una curiosità,sapevate che sono stati riconosciuti prodotti agroalimentari tradizionali della Basilicata,ma non solo?Quelli Lucani maggiormente conosciuti sono quelli ai semi di finocchio,ai peperoni cruschi,allo zucchero a all'aviglianese con zucchero(più grandi del consueto).
Eh già,non ve lo aspettavate....ma adesso bando alle ciance e mettiamoci a lavoro.
In realtà è davvero molto semplice realizzarli in casa e noterete che saranno anche più buoni di quelli che trovate al supermercato(ovviamente dato che li fate voi).
Cosa vi servirà?

INGREDIENTI:
500 gr di farina di semola rimacinata
Mezzo bicchiere d'olio d'oliva
Sale q.b.(una presa sarà sufficiente)
Semi di finocchio
3 uova
1 bicchiere di vino bianco

PROCEDIMENTO:
Sul piano da lavoro mettete la farina e disponetela a fontana,unitevi il sale e le uova,una alla volta.Man mano che andrete avanti nel creare l'impasto aggiungete l'olio ed il vino,in fine i semi di finocchio(o se preferite potete aggiungere del peperoncino secco tritato,del rosmarino,peperoni cruschi o qualsiasi cosa preferite).
L'impasto dovrà risultare liscio ed omogeneo,dovrete lavorarlo per bene e potrebbe volerci un po',il risultato del vostro impasto determinerà in buona parte la riuscita della ricetta.
Adesso dovrete formare i vostri taralli,sbizzarritevi pure...potete farli a cerchio,con la classica forma a otto,lunghi,insomma non ci sono limiti!
Intanto mettete a bollire dell'acqua in una pentola capiente,non ne servirà tantissima,i due terzi della sua capienza saranno sufficienti.
Appena l'acqua inizierà a bollire,gettate dentro qualche tarallo,mi raccomando non mettetene tanti altrimenti si attaccheranno e verrà un pastrocchio,dovranno starci comodi!

Quando i taralli vengono a galla scolateli con la schiumarola e adagiateli l'uno accanto all'altro su un canovaccio asciutto e lasciarteli asciugare.

Infornate poi a 180°C in forno già caldo fino a doratura.
Un consiglio,se li preferite più morbidi sfornateli appena iniziano a dorarsi,se li gradite un po' più duri lasciateli in forno qualche altro minuto.

Che ne dite,semplice vero?Occorre solo un po' di pazienza ma per il resto è davvero facilissimo realizzarli.
Se questa ricetta vi è piaciuta,continuate a seguire il mio blog o la pagina facebook!

Grazia Rinaldi

Commenti

Post popolari in questo blog

Torta al limone simil Mulino Bianco

  L'estate si avvicina e cosa c'è di meglio se non un bel dolce al limone? Ancora meglio se goloso e rinfrescante?! Quella che vi propongo in questa ricetta è una torta di ben 3 consistenze diverse,si parte da una base di pasta frolla,si continua con una gustosissima crema al limone e si termina il tutto con l'impasto per la torta  "Margherita". So cosa state pensando....troppo difficile,troppo tempo...... Fermatevi!!! È vero,la realizzazione richiede un po' di pazienza ma vi assicuro che ne vale assolutamente la pena! Vediamo insieme come realizzarla INGREDIENTI: Per la Pasta frolla 500 g farina 00 200 zucchero  Mezza bustina lievito  1 vanillina 3 uova 1 bicchiere di olio Un pizzico di sale Per la crema 4 tuorli 4 cucchiai di zucchero 4 di farina 00 500 ml latte Per la torta margherita 3 uova 100 g Latte 100 g olio semi  Mezza bustina lievito  1 bustina di vanillina 150 zucchero  200 farina 00 100 fecola... PROCEDIMENTO: Una volta realizzati i vari c...

La leggenda del "monachicchio"

La terra lucana è molto antica,e quando un paese ha tanto da raccontare si sa che a volte ciò che si racconta assume connotazioni diverse,con aggiunte qua e là e stravolgimenti,fino a diventare delle vere e proprie leggende.Una delle leggende lucane più conosciute insieme a quella di Isabella Morra e della Madonnina di terracotta è quella del celeberrimo "monachiccio". A tutti i bambini lucani è stata raccontata almeno una volta la storia del piccolo monachiccio,che tra dispetti e giochi, un po' diverte e un po' impaurisce.Personalmente ricordo benissimo i racconti dei nonni,che attorno al camino acceso di sera erano soliti raccontarci storie e in più di un occasione ci raccontarono vicende e addirittura testimonianze(false o vere non so)che non mi facevano fare dei sogni molto tranquilli,forse perché nel mio caso la suggestione giocava un ruolo chiave!!! In realtà il cosiddetto monachicchio non è uno spirito malvagio,al contrario secondo la leggenda è lo spirit...

Pan cotto con cime di rapa e peperoni cruschi

Nuova ricetta per la rubrica "Fatto da voi" Quella di oggi é una tipica ricetta lucana che tutti bene o male conosciamo associandola spesso ai ricordi d'infanzia. Il pan cotto è un piatto della tradizione povera lucana,viene utilizzato il pane raffermo proprio per rendere minimo qualsiasi tipo di spreco. Questa oltre ad essere una ricetta tipica è anche molto ricca e saporita,ringrazio la signora Leda di Ferrandina che ha condiviso con gli amici di Vivilucano questa squisita ricetta. INGREDIENTI (per 2 persone): 500 gr cime di rapa 250 gr pane raffermo Olio e.v.o Uno spicchio d'aglio Paprica q.b. 4 peperoni cruschi PROCEDIMENTO: Spuntare e lavare le cime di rapa,lessarle in abbondante acqua salata.Qualche minuto prima del termine della cottura versare il pane raffermo a tocchetti grossolani. A cottura ultimata scolare bene e mettere il tutto in una ciotola. Intanto far riscaldare l'olio in una padella e appena sarà ben caldo versarvi i pepero...